• Passa alla navigazione primaria
  • Passa al contenuto principale
  • Passa alla barra laterale primaria
APOLLOUNDICI.org

APOLLOUNDICI.org

Diario di viaggio a tema schizofrenia, allucinazioni, psichiatria, tribunali e soluzioni di recovery.

  • HOME
  • DIARIO
  • PROGETTI E RISORSE
  • NEWS DALLA RETE
  • LIBRI ED EBOOK
  • CONTATTI
  • Show Search
Hide Search

GIORNO 14: come puoi essere sicuro di fare la cosa giusta?

Federico Bergna · 12/11/2018 · Lascia un commento

Oggi 25 Agosto 2018, io, Sara e Apollo continuiamo il viaggio verso Terra dopo il distacco dal suolo lunare. Oggi è un giorno particolarmente difficile per me perché sono ben conscio che le scelte che farò, richiederanno uno sforzo notevole per coinvolgere e far capire, senza per questo essere sostitutivo o impositivo.

Allora mi chiedo il significato di “scelta”. Scelta è cambiamento ed ogni cambiamento porta conseguenze. Da qui dipende tutto. Tutto dipende dal nostro approccio che abbiamo alle conseguenze e sono arrivato ad unica conclusione. E’ necessario profondamente capire, cosa può essere giusto per un’altra persona oppure cosa non essere giusto. Qui siamo ad un livello oltre. Non stiamo decidendo cosa è giusto o cosa non è giusto per noi stessi. Stiamo valutando, decidendo, comprendendo, cosa si può fare per migliorare la vita di un’altra persona perché questa persona, si dimentica spesso gli strumenti adatti per decidere.

La cosa più saggia da fare, a rigore di logica, sarebbe fare una conversazione sincera con l’interessato (Apollo) e… CHIEDERGLIELO!

“Apollo, di che cosa secondo te avresti bisogno per poter ritornare ad essere felice?”

E’ necessario cambiare un modello. E’ necessario capire che per poter cambiare la vita di una persona che dimentica le abilità necessarie di scelta, bisogna interloquire con questa persona e capire cosa vuole veramente questa persona per il suo benessere.

E’ veramente difficile entrare nella psiche di un uomo dove, per moltissimi anni, la sua esperienza di vita è stata relegata a:

– colazione
– prendo le pastiglie
– vado in cooperativa la mattina per imbustare tutta la mattina pezzettini pre-lavorati in bustine di plastica.
– se è Sabato, giorno libero, dopo le pastiglie del mattino faccio un giretto di un oretta vicino a casa.
– ore 12 mangio.
– ore 14 prendo pastiglie.
. ore 14,30 torno a dormire fino alle 17,30 perché con quello che ho in corpo, non ho alternative di mia iniziativa.
– ore 17,30 mi sveglio perché così ho tirato la giornata.
– ore 19,30 mangio.
– ore 20:00 prendo le pastiglie.
– guardo un pò di tv.
– ore 21:00 in punto vado a letto.

e via da capo, PER ANNI. Da pochi mesi, con alcune varianti con operatore sociale settimanale per spezzare la routine quotidiana pomeridiana. A proposito di operatore… esperienza fin ora molto positiva in quanto il ragazzo arriva da esperienze e formazione esterna ai CPS e ai clinici in generale. Tuttavia dopo diversi mesi, non noto margini di miglioramento nella relazione. La solita situazione… se c’è il soggetto, gli fa piacere, senza alcun entusiasmo. Se non dovesse esserci, indifferenza totale se non addirittura il più delle volte, sollievo perché così può riposare. Ma per ora va bene così. Piuttosto che niente, meglio qualcosa.

Le uniche varianti significative a livello di esperienza ed emozioni, sono la domenica quando io e Sara riusciamo a riportarlo per brevi istanti a Terra.

Ora… il nostro progetto, è trovare un immobile con due appartamenti indipendenti per andare a vivere tutti e tre assieme ma c’è un problema. Apollo ha “un cerchio magico” a livello di distanza chilometrica da casa che se lo supera, va in crisi di panico. Questo è un cerchio indicativamente di 15/20 km da dove abita.

Oltre questo riferimento c’è il panico.

Siamo riusciti ultimamente con delle tappe, a farlo allontanare da casa con degli step, in posti e luoghi che frequentava quando stava bene prima di assumere farmaci, anni fa.

Siamo riusciti anche nell’enorme impresa, di portarlo ad 80 km da casa, in vacanza per un settimana al lago, dove per brevi istanti, è letteralmente rinato tornando ad essere ciò che era da ragazzino.

Ma la vita è altro. La quotidianità è altro. Le scelte da prendere sono veramente difficili. La scelta più ardua, è capire non tanto cosa vuole veramente Apollo per la sua felicità ma sincerarsi totalmente se ciò che esprime, è ciò che realmente vuole e se ha ancora dentro di sé la forza, per pensare ad un futuro diverso dimenticandosi ciò che è stato il passato, vivendo il presente.

Glielo chiederò, e spero di avere delle risposte.

Condividi su:

DIARIO emozioni, operatore sociale, panico

Interazioni del lettore

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Barra laterale primaria

Apollo 11

ARTICOLI RECENTI

  • GIORNO 522: tutto ciò che NON dovrebbe fare uno psichiatra per costruire un’alleanza terapeutica efficace 17/01/2020
  • GIORNO 390: diritti e fiducia 06/09/2019
  • GIORNO 286: libero 25/05/2019
  • GIORNO 280: tempo di diritti 19/05/2019
  • GIORNO 246: ecco perché in realtà potresti trovare sempre il lavoro dei tuoi sogni 15/04/2019

COMMENTI RECENTI

  • FedericoBergna su GIORNO 181: ciao Papà
  • Roberta su GIORNO 181: ciao Papà

ARTICOLI PER TAG

abilify (1) acatisia (1) ADHD (1) aggressività (1) alcolismo (1) allucinazioni (1) allucinazioni uditive (1) allucinazioni visive (1) amministratore di sostegno (3) ansiolitici (1) antidepressivi (6) antipsicotici (7) antipsicotici atipici (2) antipsicotici tipici (1) antipsicotico (1) apollo 11 (1) aripiprazolo (1) autonomia (1) avvocato (1) bambini (2) Basaglia (1) benzodiazepine (3) cannabis (1) case farmaceutiche (1) cervello (1) clozapina (5) comunità (1) coraggio (2) depressione (4) Diritti (2) dismissione (3) dispercezioni uditive (2) emozioni (2) FDA (2) giudice tutelare (2) Giuseppe Tibaldi (2) lavoro (2) neurolettici (3) peter breggin (3) psicofarmaci (2) recovery (2) scalaggio (2) schizofrenia (2) sentire le voci (3) suicidio (2)

APOLLOUNDICI.org

Copyright © 2021 * Tutti i diritti riservati * Accedi